La relazione tra uova e salute cardiovascolare è stata a lungo fonte di controversie, ma nuove scoperte scientifiche stanno rivoluzionando le raccomandazioni dei cardiologi. In particolare, per le persone oltre i 55 anni, il consumo di 7 porzioni settimanali di uova viene ora visto come sicuro e persino benefico all’interno di un’alimentazione sana e bilanciata. Questo cambio di prospettiva riconosce il valore nutrizionale delle uova e il loro ruolo nella prevenzione delle malattie cardiache.
RICONOSCERE IL VALORE NUTRIZIONALE DELLE UOVA
L’uovo è spesso stato evitato per via del suo contenuto in colesterolo, circa 180-200 mg nel tuorlo, ma il corpo umano regola in modo autonomo la sintesi del colesterolo, riducendola quando entra colesterolo con la dieta. Le uova apportano proteine di alta qualità, vitamine essenziali come la D e la colina, oltre a minerali utili per la salute cardiovascolare. Ignorare questi nutrienti significa perdere un alimento prezioso, soprattutto con l’avanzare dell’età quando le esigenze nutrizionali cambiano.
Gli studi supportano il consumo regolare
Diversi studi recenti, tra cui una metanalisi condotta su persone sane, mostrano che consumare fino a 7 uova a settimana non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Anzi, un ampio studio cinese-britannico ha evidenziato che mangiare un uovo al giorno riduce del 18% il rischio di morte per queste patologie. Per persone senza condizioni mediche come ipercolesterolemia familiare o diabete, questa quantità risulta compatibile con la prevenzione e il mantenimento del benessere cardiaco.
CONSUMARE UOVA IN UN CONTESTO DI DIETA EQUILIBRATA
Non è solo la quantità di uova a essere importante, ma come vengono integrate nel pasto. Abbinare le uova a cibi ricchi di grassi saturi e sodio può compromettere la salute del cuore, mentre abbinarle a verdure, cereali integrali e condimenti sani come l’olio extravergine d’oliva ne esalta il valore nutrizionale. Questa attenzione all’insieme dei nutrienti e al bilancio di pasti favorisce una reale prevenzione delle malattie cardiache in età 55+.
Adattare il consumo alle esigenze personali
Chi soffre di patologie specifiche o presenta una tendenza ad assorbire di più il colesterolo alimentare deve monitorare attentamente l’assunzione di uova e consultare il medico. Le linee guida raccomandano quindi un consumo personalizzato, che tenga conto della condizione individuale, pur riconoscendo che nella maggior parte dei casi fino a 7 porzioni settimanali sono salutari e non rappresentano un rischio per il cuore.