La modalità notturna sul telefono è diventata ormai una funzione familiare, spesso consigliata per proteggere gli occhi e prolungare la durata della batteria. Ma quanto si risparmia davvero? Studi recenti e test condotti sugli schermi OLED mostrano che il risparmio energetico è più limitato di quanto si possa immaginare, variando a seconda della tecnologia dello schermo e delle condizioni d’uso. Sono molte le sfumature da conoscere per usare al meglio questa funzione.
Il vero risparmio energetico
L’efficacia della modalità notturna nel risparmio di batteria dipende principalmente dal tipo di display. I telefoni con schermi OLED possono effettivamente beneficiare di una riduzione del consumo energetico perché i pixel neri vengono disattivati completamente. Tuttavia, i test dimostrano che il risparmio medio di batteria si aggira intorno al 9% se la luminosità è impostata su livelli moderati (30-40%). Nei dispositivi con schermi LCD, invece, il consumo resta praticamente invariato dato che la retroilluminazione è sempre attiva, indipendentemente dalla modalità visiva.
Impatto sulla leggibilità e sull’affaticamento visivo
Nonostante la percezione comune, la modalità notturna non sempre migliora la leggibilità o riduce l’affaticamento degli occhi. In condizioni di luce intensa, il testo chiaro su sfondo scuro può risultare più faticoso da leggere, specialmente per chi ha difetti visivi come l’astigmatismo. Al contrario, la modalità chiara, con sfondo bianco, favorisce una maggiore nitidezza e facilità di concentrazione grazie a un migliore contrasto evolutivo e meno riflessi indesiderati. È dunque consigliabile utilizzare la modalità notturna soprattutto in ambienti con scarsa illuminazione per un comfort visivo ottimale.
Modalità notturna e gestione della batteria
Quando si tratta di massimizzare la durata della batteria, la modalità notturna da sola non basta. Molti produttori di smartphone integrano funzioni più avanzate come la “modalità di risparmio energetico estremo” che limita le attività in background e permette di mantenere attive solo alcune app essenziali durante la notte. Questo permette di ridurre il consumo fino a un valore tra l’1% e il 4% durante le ore di inattività senza rinunciare a rimanere reperibili.
Consigli pratici per ottimizzare il risparmio
Per chi vuole prolungare ulteriormente la durata batteria, è utile personalizzare quali applicazioni possono continuare a funzionare durante il risparmio energetico estremo. Sui dispositivi Android con interfacce come MIUI o HyperOS, si possono bloccare avvii automatici e funzioni non critiche, limitando così gli sprechi di energia. In questo modo, combinando la modalità notturna con altre strategie di gestione della batteria, si può davvero ottenere un significativo miglioramento nella gestione del consumo energetico quotidiano.